“GEO-GRAFIA”
- voci della letteratura migrante in Italia -
Per 3 giorni Camogli, sulle pendici del monte di Portofino, diventa un porto di scambio tra culture con incontri, dibattiti, spettacoli con esponenti della letteratura migrante italiana.
Scrittori e artisti esponenti della cultura italiana e….croata, somala, algerina, marocchina, spagnola.
Da venerdì 4 luglio a domenica 6 luglio 2008, a Camogli, si terrà la prima edizione del Festival “GEO-GRAFIA, voci della letteratura migrante in Italia”. Il Festival è organizzato dalla Bottega del Commercio Equo e Solidale “Roba dell’Altro Mondo” di Camogli e dalla libreria “Il Portolano” in collaborazione con Comune di Camogli, Provincia di Genova.
“Geo-Grafia” si occupa di “letteratura migrante”, quella letteratura, scritta in italiano, da stranieri residenti in Italia o da figli di immigrati.
“GEO-GRAFIA” nasce a Camogli per iniziativa di due realtà che rappresentano, in nuovi modi, lo scambio culturale e di merci tipica dei borghi marinari: la Bottega dell’Altro Mondo, che porta merci in connessioni con reti del commercio equo e solidale da ogni parte del mondo e la libreria Il Portolano. Per 3 giorni Camogli diventerà porto di scambio tra culture diverse che hanno scelto l’Italia dando origine a nuove identità, nuovi pensieri, nuove letterature.
Il Festival si svolge direttamente nelle Piazze e negli “slarghi” del borgo (Piazza Colombo, Terrazza Diramare, Piazza delle Padelle) mettendo direttamente in contato gli scrittori e gli artisti con il pubblico per momenti di dibattito, musica, presentazioni di libri….aperitivi, nella bellezza incontestabile delle serate d’estate a ridosso del monte di Portofino.
Il programma del Festival è il seguente:
Venerdì 4 luglio,
- ore 20, terrazza “Miramare” passeggiata Camogli
Incontro con lo scrittore Algerino, trasferitosi in Italia, Tahar Lamri.
Giulia Gadaleta, presenta il suo libro di Tahar Lamri “I sessanta nomi dell'amore”, Fara edizioni A Seguire....aperitivo per tutti.
- ore 22 spettacolo teatrale “All'ombra dei rami sfacciati carichi di fiori rosso vermiglio” della scrittrice italo-etiope Gabriella Ghermandi.
Sabato 5 luglio
- ore 16,30 “piazzetta delle padelle”
Laboratorio a cura di Arci Genova “I colori del viaggio”. A partire da una fiaba e da un grande arazzo che raccoglie le sue suggestioni, si invitano i bambini a descrivere i propri ricordi di viaggio, non con le parole ma con i pennelli
-
ore 20 terrazza Miramare Camogli
Giulia Gadaleta presenta il libro “Amori bicolori”Laterza ed. sarà presente la scrittrice di origini somale Igiaba Scego
Segue rinfresco
- ore 22 terrazza Miramare
Spettacolo teatrale di Tahar Lamri: “Il pellegrinaggio della Voce”, "La tribu profetica dalle pupille ardenti ieri si è messa in viaggio,portando con sè i suoi bimbi".
Lo spettacolo che nasce da questo testo è un “trebbo” romagnolo, che come tutti i trebbi, poiché basato sulla parola, è sempre mutevole, unico e aperto alle improvvisazioni sceniche.
Domenica 6 luglio
- ore 16,30, piazza delle padelle Camogli, Laboratorio per bambini a cura della Cooperativa sociale Sinnos e di Arci.
Il laboratorio "Inventa il tuo diluvio" sarà tenuto dalla scrittrice Mia Lecomte, dopo la lettura del libro "Come un pesce nel diluvio" seguirà un momento di approfondimento e di riflessione con i bambini sulle diverse tradizioni culturali (dall'approfondimento sui vari "diluvi" nelle culture e religioni) e sugli elementi della storia (chi sono i pesci cattivi,chi è il pesciolino che decide di salvare la barca degli uomini,sulla società, la globalizzazione e la solidarietà)
- ore 20 terrazza Miramare
Silvio Ferrari e Giulia Gadaleta presentano il libro “Lezioni di Selma” ed. Libri bianchi di Sarah Zhura Lukanic
Segue aperitivo
- ore 22 piazza Colombo
Tangeri cafè orchestra. L'orchestra mediterranea di Jamil Ouassini
La straordinaria atmosfera urbana di Tangeri è la fondamentale fonte d’ispirazione di Jamal
Ouassini, violinista e compositore figlio di questa città, per la creazione della Tangeri Café
Orchestra”, un Orchestra Mediterranea.
La Tangeri Café Orchestra, che prende il nome dall’omonimo caffè della città, (Kahwa Tanja,
luogo di ritrovo dei musicisti negli anni 70) è un nucleo di nove musicisti, marocchini , spagnoli
e italiani di diversa estrazione musicale.
Geo-grafia
Voci della letteratura migrante in Italia
PRIMA EDIZIONE venerdì ,sabato, domenica 4, 5, 6 luglio.
Si definisce "migrante" la letteratura, in lingua italiana, prodotta da scrittori stranieri immigrati nel nostro Paese: molti scrittori stranieri si sono resi protagonisti di questa nuova letteratura, scegliendo di scrivere le loro opere nella lingua del Paese che li ha ospitati.
Queste opere rappresentano un universo a se stante nel panorama letterario nazionale, principalmente in virtù di una sorta di reciprocità tra due culture diverse che trovano un punto d'incontro, un'integrazione, pur conservando la propria identità specifica.
L'Italia, da terra di emigranti per quasi un secolo a terra di immigrazione da qualche decennio, vede ora la presenza di una grande varietà di persone provenienti da culture ed etnie diverse, che hanno scelto proprio il nostro Paese come luogo in cui vivere, come casa o come "rifugio", e che hanno pensato di utilizzare la nostra lingua per esprimersi, trasformandola così in un ponte comunicativo tra noi e loro.
In questo modo alla scrittura si associa una necessità comunicativa, che oltre ad essere il frutto di un'esigenza interiore, tiene conto anche di contingenze esterne, come quella di vivere in un altro Paese. Essi ci invitano a guardare la realtà, spesso viziata da stereotipi, attraverso gli occhi di chi ha cercato e trovato da noi ospitalità, riuscendo anche ad integrarsi. Di fronte all'incremento dei flussi migratori negli ultimi anni si è reso infatti sempre più necessario un drastico cambiamento di prospettiva nel nostro modo di vedere la figura dell'immigrato e la letteratura migrante italiana ricopre certamente un ruolo di rilievo in questo processo.
Dalla doppia natura di immigrati e scrittori, molto diversi tra loro, per provenienza culturale e formazione, raccontano nelle loro storie, diversi contesti sociali, luoghi ed atmosfere da conoscere ed esplorare. Spesso descrivono situazioni di emarginazione e sofferenza da cui alcuni di essi provengono e che sono all'origine delle loro prime esperienze letterarie.
Scopo del festival è quello di avvicinare attraverso, i libri , la musica e il cibo, le persone ai problemi e alle tematiche delle immigrazione, mettendone in luce gli aspetti meno conosciuti superando stereotipi e tematiche legate alla sicurezza e all'ordine pubblico; ma è anche quello di fare in modo che tale festival, diventi una tradizione all'interno degli eventi culturali della città di Camogli.
Vista la rilevanza di nomi e di proposte che si vuole portare a Camogli,siamo sicuri che questo Festival riuscirà ad attirare l'attenzione della stampa.
BREVE PRESENTAZIONE DEGLI SCRITTORI
Igiaba Scego
Somala di origine, si definisce “italiana per vocazione". Figlia di Ali Omar Scego, ex-Ministro degli Esteri somalo, è nata a Roma nel 1974, dopo che i suoi genitori si sono rifugiati in Italia, fuggendo al colpo di stato di Siad Barre. Laureata in Letterature Straniere presso la Sapienza di Roma, divide il suo tempo fra la scrittura e la ricerca (dottorato in Pedagogia all’Università di Roma Tre). Le sue opere, così come proprio la sua stessa identità, sono sempre in equilibrio sullo sfumato confine tra le sue due culture, quella materna e quella adottiva, che le permettono di guardare tutte e due dalla distanza e dalla vicinanza allo stesso tempo. Nel 2003 vince il premio Eks&Tra di scrittori migranti con il suo racconto Salsiccia e pubblica il suo romanzo di esordio, La nomade che amava Alfred Hitchcock (Sinnos). E' di prossima pubblicazione il suo nuovo romanzo, che verrà presentato in quell'occasione.
Sarah Zhura Lukanic
E' nata a Spalato (Croazia) nel luglio del 1960. Dopo gli studi superiori, si è laureata in Letteratura all'Università di Fiume, con una tesi sulla regia teatrale. Negli stessi anni, ha collaborato con il Teatro di Spalato e con alcuni quotidiani jugoslavi. Nel 1987 si è trasferita in Italia, a Roma, dove ha lavorato come barista per sedici anni. Dal giugno 2004 ha cominciato a scrivere in lingua italiana. Finalista e menzionata in diversi concorsi letterari, tra i quali il "Premio Umberto Saba-Trieste Scritture di Frontiera 2005" con la raccolta di racconti Ciacole Triestine, nel settembre del 2006 ha vinto il "Premio Giornalistico Letterario Mare Nostrum-Viareggio 2006" con la raccolta di racconti Rione Kurdistan. Nel gennaio del 2007 è uscito il suo primo romanzo Le Lezioni di Selma per le edizioni Libri Bianchi di Milano.
Tahar Lamri
Tahar Lamri è nato ad Algeri. Laureato in Legge, vive a Ravenna dove svolge attività di consulente per il commercio con l'estero e di docente di lingua e letteratura araba presso l'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente. Ha partecipato a numerosi incontri, seminari, conferenze e attività culturali tra cui, nel dicembre 1997, la presentazione presso la biblioteca Delfini di Modena dell'incontro sul premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz, con lettura di brani; e un intervento al Convegno Internazionale "Migrazioni, interazioni e conflitti nella costruzione di una democrazia europea" con il paper "Mettere in scena l'alterità" (Università degli Studi di Bologna). La sua molteplice attività artistica si è concretizzata in particolare nella produzione di un videoracconto dal titolo La casa dei Tuareg, presentato al teatro Rasi di Ravenna, nella narrazione teatrale wolf o le elecubrazioni di un kazoo per Ravenna Teatro. Nel giugno 1995 ha vinto il premio sezione narrativa del concorso letterario Eks&Tra - Rimini (opere raccolte nel volume Le voci dell'arcobaleno, Fara Editore) con il racconto Solo allora sono certo potrò capire. È del 1999 la pubblicazione della traduzione americana del suo racconto Solo allora sono certo potrò capire (tranl. by Gerry Russo), nell'antologia Mediterranean Crossroads (Fairleigh Dickinson University Press - associated University Press)Dal 1997 è stato membro della giuria del concorso Eks&Tra. Ha partecipato al CD musicale Metissage, con "I Metissage" e Teresa De Sio, con il pezzo La ballata di Riva (SOS Razzismo - Il Manifesto 1997). Lo spettacolo Il pellegrinaggio della voce è stato presentato nel 2001 a Santarcangelo di Romagna nell'ambito della rassegna "Eirene". A Malo ad AZIONE INCLEMENTI lo stesso spettacolo è stato messo in scena con la collaborazione di Ennio Sartori per i testi e di Stefano Bellanda per la colonna sonora.
Moderatrice e intervistatrice
Giulia Gadaleta è nata nel 1972. Vive a Bologna. Fa la bibliotecaria e
la giornalista. Collabora con Pulp libri, Il tamburo e carmillaonline.com. E'
ideatrice e conduttrice di Mompracem, settimanale avventuroso di letteratura, un magazine settimanale in onda su Radio Città del Capo. Leggere è la cosa
che le viene più naturale.
Programma del festival
Venerdì 4 luglio ore 20 terrazza “miramare” passeggiata Camogli
Giulia Gadaleta, presenta il libro di Tahar Lamri “I sessanta nomi dell'amore”Fara edizioni sarà presente l'autore
dopo la presentazione sarà offerto un aperitivo
Alle ore 22 spettacolo teatrale “All'ombra dei rami sfacciati carichi di fiori rosso vermiglio” della scrittrice italo-etiope Gabriella Ghermandi.
Italo-etiope, è nata ad Addis Abeba nel 1965, e si è trasferita in Italia nel 1979. Da parecchi anni vive a Bologna, città originaria del padre. Nel 1999 ha vinto il 1° Premio del concorso per scrittori migranti dell'associazione Eks&Tra, promosso da Fara Editore, e nel 2001 il 3° premio. Ha pubblicato racconti in altre collane e riviste. Scrive e interpreta spettacoli di narrazione.
Seguendo l'arte della metafora tipica della tradizione culturale etiope, scrive e interpreta spettacoli di narrazione che porta in giro sia in Italia che in Svizzera. E' stata per due anni direttrice artistica del Festival Evocamondi, festival di narrazione e musiche dal mondo, organizzato dalla rivista El Ghibli, a Bentivoglio, in provincia di Bologna.
Ha creato per il festival "Le strade dell'esodo II edizione" la performance di lettura, musica e narrazione Terre rosse dei sentieri d'Africa, e per "Le strade dell'esodo III edizione" la performance e lettura Mille sono le vie del ritorno.
Si è occupata della raccolta di interviste a migranti nella Comunità Montana Val Samoggia in provincia di Bologna, per il progetto Migranti, storia e storie di un millennio di mobilità nelle valli del Samoggia e del Lavino. Ha partecipato come consulente tecnico in vari progetti tra i quali "Ti conosco perché ti ho letto" percorso di lettura di autori migranti in quaranta classi nelle scuole della valle dell'Idice (Provincia di Bologna) e "all'incrocio dei sentieri" incontri con scrittori migranti nelle biblioteche della Provincia di Bologna. E' fondatrice, assieme ad altri scrittori, della rivista online El Ghibli e parte del comitato editoriale. In Aprile è uscito il suo primo romanzo Regina di fiori e di perle per Donzelli Editore.
Il racconto nato con l'idea di essere narrato a voce trae spunto da una prima riflessione: al mio arrivo in Italia notavo con incredulità come la vita fosse ritenuta "programmabile" (cioè scelta della scuola, conseguente lavoro, famiglia, casa, e via diritti sul binario stabilito fino alla pensione) e a parte l' "organizzazione" del proprio futuro e l'impegno in ciò non fosse necessario prendere alcuna posizione verso l'esterno , cioè la società civile etc... , si lasciava fare agli "altri, ai rappresentanti dei partiti, ai governanti che erano stati votati e ai quali si delegava tutto. Per me che venivo da un mondo dove all'improvviso ogni volta c'era un golpe e poi un cambio dei golpisti e ancora modifiche che ribaltavano qualsiasi "programmazione personale" tale modo di affrontare la vita senza tenere conto dei possibili mutamenti storici era quasi da incoscienti e ancora di più lo era il fatto di lasciare agli altri la responsabilità della direzione e organizzazione della società senza ritenere indispensabile prendere una posizione e impegnarsi nella costruzione della stessa, a parte apporre la crocetta sulla scheda elettorale.
Sabato 5 luglio ore 16,30 piazzetta delle padelle Laboratorio a cura di Arci Genova
I colori del viaggio
Paul Klee ha lasciato i ricordi dei suoi viaggi su fogli e
tele utilizzando i "colori della memoria". A partire da una
fiaba e da un grande arazzo che raccoglie le sue
suggestioni, si invitano i bambini a descrivere i propri
ricordi di viaggio, non con le parole ma con i pennelli
ore 20 terrazza Miramare camogli
Giulia Gadaleta presenta il libro “Amori bicolori”Laterza ed. sarà presente la scrittrice somala Igiaba Scego
dopo la presentazione rinfresco
ore 22 terrazza Miramare
Spettacolo teatrale di Tahar Lamri
Il pellegrinaggio della Voce
"La tribu profetica dalle pupille ardenti ieri si è messa in viaggio,portando con sè i suoi bimbi"
Un testo che vuol essere uno scambio vitale delle radici antiche, ruvido dialetto e gutturali parole arabe, rapinando, a piene mani, il linguaggio dei cantastorie delle stalle della pianura, dei meddah del nord Africa e dei griots senegalesi, per raccontare la nostra Storia di tribù in viaggio e di diaspore stanziali.
Lo spettacolo che nasce da questo testo è un “trebbo” romagnolo, che come tutti i trebbi, poiché basato sulla parola, è sempre mutevole, unico e aperto alle improvvisazioni sceniche.
Parole coricate, allineate su diverse righe, ma in uno stato di continua veglia, che parlano all’immaginazione, alcune comprensibili altre meno o per niente, che possono essere accompagnate da musiche o tamburi o semplicemente lette.
Più che di un’esplorazione della memoria o un’evocazione della nostalgia, è un intreccio di fili di convivenza che non si volta mai a guardare il passato.
Domenica 6 luglio
ore 16,30 piazza delle padelle Camogli Laboratorio per bambini
a cura della Cooperativa sociale Sinnos e di Arci
Il laboratorio "Inventa il tuo diluvio" sarà tenuto dalla scrittrice Mia Lecomte, dopo la lettura del libro "Come un pesce nel diluvio" seguirà un momento di approfondimento e di riflessione con i bambini sulle diverse tradizioni culturali (dall'approfondimento sui vari "diluvi" nelle culture e religioni) e sugli elementi della storia (chi sono i pesci cattivi,chi è il pesciolino che decide di salvare la barca degli uomini,sulla società, la globalizzazione e la solidarietà)
ore 20 terrazza Miramare
Silvio Ferrari e Giulia Gadaleta presentano il libro “Lezioni di Selma” ed. Libri bianchi di Sarah Zhura Lukanic
seguirà aperitivo
Ore 22 piazza Colombo
Tangeri cafè orchestra. L'orchestra mediterranea di Jamil Ouassini
La straordinaria atmosfera urbana di Tangeri è la fondamentale fonte d’ispirazione di Jamal
Ouassini, violinista e compositore figlio di questa città, per la creazione della “Tangeri Café
Orchestra”, un Orchestra Mediterranea.
La Tangeri Café Orchestra, che prende il nome dall’omonimo caffè della città, (Kahwa Tanja,
luogo di ritrovo dei musicisti negli anni 70) è un nucleo di nove musicisti, marocchini , spagnoli
e italiani di diversa estrazione musicale.
Partendo dai ritmi e dalle melodie arabe e flamenche, l’ensemble sviluppa uno stile proprio di
composizioni originali con l’utilizzo di una strumentazione rigorosamente acustica.
La musica della Tangeri Café Orchestra è una musica di fusione, che pur rimanendo legata alle
tradizioni, quali risultato di sedimentazioni storico – culturali, guarda “al di là del mare”,
intessendo nuove sonorità e ritmiche arricchite dal dialogo con altri linguaggi musicali.
La Tangeri Café Orchestra ha partecipato a prestigiosi festival in Spagna, Portogallo e Italia, con
grande successo e riscontro entusiastico di pubblico e critica.
L’Orchestra ha come sostenitori Tahar Ben Jelloun, Moni Ovadia, Khaled Fouad Allam e Juan V.
Piqueras, artisti che l’ hannoche l’ hanno presentata e accompagnata in diversi e prestigiosi festival dedicati
al Mediterraneo.